Nelle foto foglie di vite affette da Erinosi. Largamente diffuso in tutte le aree viticole, l’acaro eriofide Colomerus (= Eriophyes) vitis provoca la formazione di queste caratteristiche bollosità sulle foglie in via di sviluppo. In corrispondenza di queste bollosità nella pagina inferiore si notano delle masse feltrose causate da uno sviluppo ipertrofico dei peli fogliari. Iinizialmente bianche, diventano poi rossastre in seguito al disseccamento dei peli.

I sintomi possono manifestarsi già dalla ripresa vegetativa, a carico delle foglie basali dei giovani tralci. In seguito – fine maggio – gli acari iniziano a migrare verso gli apici dei tralci, alla ricerca di foglie giovani.  In estate   è quindi possibile ritrovare le caratteristiche bollosità negli   apici dei  germogli.  Con il finire dell’estate si ha una migrazione in senso opposto, verso la base del tralcio, per raggiungere i luoghi di svernamento (anfratti della corteccia e perule delle gemme).

Gli attacchi ai grappoli, piuttosto rari, possono causare aborti fiorali

Solitamente le infestazioni non assumono mai una  una rilevanza tale da richiedere specifici interventi, essendol’acaro controllato dai trattamenti con zolfo realizzati nei confronti dell’Oidio.  Negli ultimi anni si è  tuttavia rilevato un aumento di attacchi nel periodo estivo, probabilmente dovuto ad un incremento delle popolazioni resistenti allo zolfo o alla sostituzione di questo prodotto con antioidici di sintesi.

Il controllo naturale di Colomerus vitis è predato da Acari Fitoseidi e Stigmeidi, quest’ultimi attivi soprattutto a fine inverno e primavera. Nel periodo estivo  possono svolgere una funzione di contenimento Antocoridi e Tisanotteri