La Popillia japonica (Coleoptera rutelidae) è un coleottero scarabeide  originario del Giappone,  attualmente  presente in diversi Paesi. 

Nel 2014 è stata segnalata in Italia  sul territorio lombardo (Area centro-settentrionale della valle del Ticino).

  Adulto P. japonica

Fonte: Wikipedia -USDA Animal and Plant Health Inspection Service, 'Managing the Japanese Beetle: A Homeowner's Handbook' 

Nel nostro ambiente compie una sola generazione all’anno. Gli adulti compaiono all’inizio di giugno e si nutrono a spese di diverse specie vegetali (oltre 300, tra le quali fruttiferi, vite e numerose ornamentali).

Successivamente all’accoppiamento le femmine ovodepongono nel cotico erboso di prati di graminacee, in gallerie profonde 5-10 cm. Le larve si nutrono a spese degli apparati radicali. Quado la temperatura raggiunge i 10°C interrompono l’attività per svernare.  Le larve riprendono l’attività tofica in primavera, per poi trasformarsi in pupe. Gli adulti emergono da metà maggio (zone calde) a giugno-luglio (zone più fredde).

Larva P. Japonica

Fonte: Wikipedia - USDA Animal and Plant Health Inspection Service, 'Managing the Japanese Beetle: A Homeowner's Handbook' 

Per la sua potenziale dannosità è considerata dalla legislazione fitosanitaria  un organismo nocivo da quarantena riportato nella Direttiva 2000/29 CE e nelle liste di allerta del European and Mediterranean Plant Protection Organization (EPPO).

Con il Decreto Ministeriale 17 marzo 2016 si sono definite le misure d’emergenza per contenere la diffusione di Popilia Japonica sul territorio nazionale. Sono state disposte anche indagini per monitorarne la diffusione sul territorio nazionale.

 

Per approfonimenti sulla biologia dell’insetto, ciclo biologico e altri aspetti è possibile consultare il sito dell’ERSA- Regione Lombardia:

https://www.ersaf.lombardia.it/it/servizio-fitosanitario/organismi-nocivi/insetti-1544624942/pagina-popillia

Per la buna riuscita del contenmento della diffusione dell’insetto è quanto mai necessaria la collaborazione di tutti. Qualora si rilevasse la presenza dell’nsetto è necessario informare tempestivamente il Servizio Fitosanitario della Regione.

Fonte: www.ersaf.lombardia.it