Nel 2016 ho effettuato una prima descrizione morfo – fisiologica di accessioni di mais provenienti dall’Appennino Emiliano – Romagnolo conservate presso la collezione del germoplasma del DSTA dell’Università di Pavia.
L’ attività è stata condotta in collaborazione con il Prof. Graziano Rossi dell’Università di Pisa – Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente (DSTA), la Dr.ssa Marisa Fontana, esperta di agrobiodiversità e il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
In particolare è stato caratterizzata morfo-fisiologicamente la varietà locale “mais di Santa Sofia Romualdi“, precedentemente individuata dai ricercatori del Parco Foreste Casentinesi nell’ambito di una ricerca condotta sulle vecchie varietà orticole e cerealicole coltivate nel territorio.
Il Parco Foreste Casentinesi ha inoltrato alla Regione Emilia-Romagna richiesta per l’iscrizione del mais di Santa Sofia Romualdi al Repertorio regionale (L.R. 1/2008).
Il 30 novembre 2017 è stata approvata ufficialmente (determina regionale n° 19353/20017) l’iscrizione al Repertorio regionale della prima varietà “antica” di mais dell’Emilia-Romagna.
Scheda Mais Romualdi Santa Sofia
La testimonianza raccolta dal Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Il Sig. Pietro Romualdi, agricoltore di Santa Sofia (FC) racconta del mais che coltivava già da bambino.
https://youtu.be/KTXEe0OtovU