La fase di accestimento, iniziata tipicamente allo stadio di “3° foglia”, termina con il “viraggio”. Questo segna il passaggio dalla fase vegetativa a quella riproduttiva.  In seguito alle modifiche anatomiche a carico degli apici vegetativi, iniziano a svilupparsi gli abbozzi delle future spighe e dei futuri fiori. Il passaggio dalla fase vegetativa a quella riproduttiva è condizionato dalle basse temperature (vernalizzazione) e dalla lunghezza del periodo di luce della giornata (fotoperiodo).  Nel frumento frequentemente (varietà non alternative), ma non necessariamente (varietà alternative), si  passa alla fase di viraggio solo dopo che la pianta ha subito un certo numero di ore a basse temperature (in genere comprese tra 0 e 6°C). Al viraggio sezionando longitudinalmente la piantina è chiaramente visibile al microscopio l’apice con abbozzi di spighette in forma di doppio anello (double ring).

In campo questo passaggio si rende visibile a inizio allungamento degli steli (inizio levata), quando sezionando il fusticino longitudinalmente con una lama affilata è chiaramente riconoscibile l’abbozzo della spiga.  La distanza tra l’apice della spiga e il piano di accestimento (la base della pianta) è di circa 1 cm, da cui il nome di stadiospiga a 1 cm”.  In questa fase il primo internodo, che inizia ad allungarsi, è minore di 1 cm.

Si ricorda che il piano di accestimento è un ingrossamento che si forma ad una profondità di 2-3 cm alla fase di 3-4 foglie (inizio accestimento). Da questa struttura prenderanno origine le radici avventizie e culmi di accestimento.

Nella pratica possiamo considerare che la coltura è nello stadio di “spiga 1 cm” se almeno la metà delle piante dell’appezzamento hanno raggiunto questo stadio. Per verificare ciò può essere sufficiente effettuare il campionamento su 20 piante rappresentative dell’appezzamento. Con il raggiungimento dello stadio “spiga 1 cm” inizia lo stadio di “levata”.